Maestre e amici
Dora Kalff
Le ero stata inviata dal mio analista, affinché imparassi il suo “metodo” per la terapia dei bambini, dato che io sono pediatra |Leggi tutto|
Marie-Louise von Franz
Ogni incontro con questa donna meravigliosa è sempre stato per me un’occasione di stimolo a procedere nelle mie ricerche |Leggi tutto|
Dieter Baumann
Dieter è venuto nelle nostre case, e non ci ha più abbandonato. Ha mantenuto vivo lo sconvolgente insegnamento del suo grande nonno |Leggi tutto|
Il libro di Adriana
Alla ricerca
di Beatrice
Il libro di Adriana Mazzarella Alla ricerca di Beatrice è uscito in una nuova edizione e sarebbe davvero difficile sottovalutare l’importanza di questo evento alla luce dei drammatici avvenimenti internazionali che si susseguono, giorno dopo giorno, intorno a noi e che rischiano di lasciarci spaesati e disorientati.
Il viaggio di Dante
e l’uomo moderno
Il mio primo lavoro sul significato simbolico e psicologico dell’opera di Dante è stato “Il processo di individuazione e la Divina Commedia” (1977), frutto del lungo lavoro di ricerca spirituale svolto insieme con Marie Tofanari, del Centro Coscienza di Milano.
Robert Mercurio
all’Ambrosianeum
Riflessioni sul volume di Adriana Mazzarella alla Fondazione Ambrosianeum con la partecipazione della Società Dante Alighieri di Milano.
Presentazione originale del libro
Registrazione effettuata presso la Sala del Grechetto (Biblioteca Sormani) Milano, il 29 gennaio 1993
Dante a scuola
Non solo letteratura ma
anche esperienza di vita
Alla fine dell’anno scolastico 2017-18 l’IC Luigi Negrelli di Rovereto ha pubblicato sul suo sito in formato PDF un “libricino” intitolato «Dante, una guida preziosa – Un percorso didattico innovativo per un approccio emozionale ed esperienziale alla letteratura». Attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti – esperti, professori, studenti – esso documenta i passaggi e i risultati della sperimentazione.
Oltre duecento
studenti nel 2018-19
Dopo l’esperienza fatta in tre classi dell’Ic (Istituto comprensivo) di Rovereto nel 2017-18, il progetto “Dante a scuola” si è allargato nel 2018-19 a undici classi di cinque istituti, coinvolgendo oltre 200 studenti.
Renata Lanzi
all’Ambrosianeum
La dottoressa Mazzarella ha cercato più volte il contatto e la collaborazione con la scuola. “Il grande problema”, ripeteva sempre Adriana, “è quello di educare gli educatori”.
Sandplay Therapy
La terapia del
“gioco della sabbia”
È sempre con grande meraviglia e profondo rispetto che dobbiamo porci di fronte al processo spontaneo di guarigione che emerge dall’inconscio. Come terapeuti dobbiamo offrire al paziente uno spazio protetto in cui possa trovare la nostra presenza umana, la nostra capacità intuitiva, la nostra protezione emotiva.
Nella sabbiera “le mani sanno
quello che la mente non sa”
La Sandplay-therapy non può essere compresa da chi non ne abbia fatto un’esperienza personale diretta. Sembra che il contatto con la sabbia abbia un che di magico, che trasmetta energie ataviche. Quasi tutti i pazienti affondano le mani in questa terra madre, che è materiale e trascendente al tempo stesso, la accarezzano a lungo come se accarezzassero il proprio corpo o il corpo di qualcun altro.
Il contributo di Iolanda Stocchi
E’ uscita la seconda edizione, rinnovata e arricchita, de
Il Silenzio delle Sirene
Se il maschile non ascolta il canto. Dal Romanico al Gioco della Sabbia
di Iolanda Stocchi
In questo lavoro di ricerca che tiene insieme arte, mitologia e psicoanalisi, oltre ad approfondire il simbolo della Sirena così come emerge nelle Chiese del Romanico – articolato in 63 caselle, come nel Gioco dell’Oca – rivolgo ora lo sguardo all’emergere della “Sirena” come simbolo di trasformazione nel Gioco della Sabbia. In particolare alla relazione spesso difficile tra femminile e maschile, una questione oggi purtroppo di grande attualità.
La Sirena è un simbolo di un sapere femminile che il maschile fatica ad ascoltare. Cosa ha da comunicare all’uomo contemporaneo? E cosa avviene se il maschile non ascolta il suo canto?
Anche dalla risposta a queste domande dipende la qualità di un incontro fecondo tra uomini e donne.
C’era ancora una volta – Dedicata ad Ariel
A partire dalla mia esperienza clinica con i bambini e gli adulti ho potuto toccare con mano che l’immaginazione è oggi profondamente in crisi, e questo è pericoloso perché ci rende meno liberi e meno umani. I bambini non solo non sanno più giocare, non leggono quasi più. Dicono che è faticoso e che richiede troppo tempo. “Giocano” con gli smart phone, perché dicono che, quando si fermano,si annoiano. È perché sentono il vuoto dentro di loro. Un vuoto che non può essere creativo perché lo fuggono – come lo fuggono i loro genitori – riempiendosi di cose da fare.
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L’immagine mi guarda
Come mi ha insegnato Jung, ho sempre cercato di stare dentro l’immagine perché “tutto ciò di cui siamo consapevoli è una immagine e (…) l’immagine è psiche”. |Leggi tutto|
L’immagine mi guarda attraverso lo specchio
Lo specchio, se si guarda bene, rivela altro da me. Non il mio volto, ma quello che sta dietro di me o sopra di me. |Leggi tutto|
Sguardo-come pelle: uno sguardo che carezza
Quante volte i bambini dicono “guarda! guarda!” O ci fanno domande che liquidiamo con frettolose risposte. |Leggi tutto|
Sguardo come Ascolto visivo dell’Inarticolato e ri-velazione del Segreto
Come psicoanalista e terapeuta del Gioco della Sabbia, sono naturalmente interessata a tutto ciò che è manifestazione dell’anima, oggettivazione della psiche, e all’immaginazione come cura. |Leggi tutto|
Personaggi e paesaggi danteschi
Canto I
La selva, le belve e Virgilio
Canto II
Il dubbio – Le tre donne bendette
Paolo e Francesca
L’amore che trascina e la musica
Gerione
La creatura infernale alata
Ulisse
Tra etica e scienza
Lucifero
E la metanoia